le frasi riportate vanno trascritte in corsivo e tra virgolette. non è una novità.
Ma in questo caso è sufficiente eliminare l'intero concetto del gioiello falso perché la riflessione, se si vuole farla, non è tra gioiello vero, falso di scena o bigiotteria, ma tra gioiello e prototipo, anzi tra gioielli e prototipi, realizzati l'anno scorso e per questa ragione anche la frase evidenziata in verde va eliminata.
inoltre alcuni link sono superflui: per la traduzione di un titolo inglese ad esempio!
La parte evidenziata in giallo è ampollosa.
Quest’immagine è frutto della composizione di un fotogramma l'immagine è o non è. In questo caso NON è un fotogramma, bensì un manifesto o parte di esso, una locandina, etc etc
all'immagine di fondo tramite fotomontaggio, il cui studio e compimento è stato oggetto della
E' un fotomontaggio, punto. "il cui studio e compimento"? in arcaico-primitivo.
declamava ma se canta? ed è già stato detto nella riga di sopra quindi tutta la frase può essere tolta o sintetizzata con la prima.
E' un fotomontaggio del celebre film. E se canta, dichiara, promuove etc, non è certo fondamentale rispetto all'immagine di cui si sta parlando, né del fotomontaggio, ergo togliere.
immagine efficace della comunicazione non significa nulla.
viene così sfruttato come immagine efficace nella comunicazione idem. E se funziona, l'immagine nel suo complesso con testo e foto e, SE s'intende INFINE, ad elenco concluso con resoconto, origini, storia etc, fornirne un giudizio, allora questo concetto, finalmente il succo o tesi del post, questo va espresso.
E il quadrato che fine ha fatto?
cp
Comunicazione e design ??
In realtà i gioielli da cui Marylin era circondata nel film erano falsi. Infatti, per necessità correlata agli eventi economici, dopo la Grande Depressione del 1929 in America il gioiello “falso” diventa costume jewelry (http://www.lapiccolabottegadellemeraviglie.it/blog/storia/tra-moda-e-cinema-i-bijoux-delle-dive/), un prodotto industriale che per avere successo deve rinnovarsi continuamente interpretando ed influenzando il gusto del pubblico. Il bijou diviene oggetto di manipolazione, messaggio simbolico, linguaggio attraverso il quale l’individuo esprime se stesso e comunica con gli altri.
Il volto noto di Marilyn Monroe viene così sfruttato come immagine efficace nella comunicazione dei paper bracelets presentati: Bill Bracelet di Maria Chiara Grasso, scaturito dallo studio delle serigrafie di Max Bill (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/bill-bracelet-versione-in-legno.html), Mondrian Bracelet di Giusy Fazio, che fa riferimento ai quadri di Piet Mondrian (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/02/mondrian-bracelet.html), My Bracelets Keith Haring di Immacolata Lacopo, derivante dalle linee e dalle forme di Keith Haring (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/03/my-bracelets-keith-haring.html), My Meo Romeo Bracelet di Domy D’amico, desunto dal gatto Meo Romeo di Bruno Munari (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/my-meo-romeo-bracelet.html), My Odalisca Bracelet di Giusy Fazio, che si rifà al Totem Odalisca della collezione Mirabili Arte d’Abitare di Ettore Sottsass (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/my-odalisca-bracelet.html), My Totem Bracelet di Enza Lacopo, influenzato dal Totem della collezione Flavia di Ettore Sottsass (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/my-totem-bracelet.html) e infine Skep Bracelet di Maria Lorenza Crupi, ispirato alle spugne marine (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/skep-bracelet.html).
Mariangela Blefari
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