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esiti

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DEEPS Design - profondità progettuali.

Design and Evolution ofExperimentalPrototypesSuggested.

Experimental Experience and Evolution of Platforms Subjects -Project Prototypes/Serial Product & web-communication strategy - crowdsourcing Design.

Progetto sperimentale di interoperabilità di ricerca e didattica di Data-Design condotto attraverso innovativi scenari e forme di organizzazione dei processi di apprendimento interattivo e collettivo.
PROGETTI, SPERIMENTAZIONI E PROTOTIPI CON DIFFERENTI MATERIALI - Laboratorio Design, Progetti sperimentali, Prototipizzazione, Comunicazione - crowdsourcing design - modalità progettuali con utilizzo di piattaforme creative INTERACTIVE SYSTEM TO EVOLUTION OF CREATIVE PLATFORMS -

deepsdesignbycp@gmail.com

DEEPS DESIGN by Cecilia Polidori - http://deeps-design.blogspot.it

DEEPS DESIGN 1 by Cecilia Polidori - http://deepsdesign1.blogspot.it

DEEPS DESIGN 2 by CeciliaPolidori - http://deepsdesign2byceciliapolidori.blogspot.it
DEEPS DESIGN 3 by Cecilia Polidori - http://deepsdesign3byceciliapolidori.blogspot.it
DEEPS DESIGN 4 by CeciliaPolidori - http://deepsdesign4byceciliapolidori.blogspot.it
DEEPS DESIGN 5 by Cecilia Polidori -http://deepsdesign5byceciliapolidori.blogspot.it
DEEPS DESIGN 6 by Cecilia Polidori - http://deepsdesign6byceciliapolidori.blogspot.it

Laboratorio Design, Progetti sperimentali, Prototipizzazione, Comunicazione.

La realizzazione di un Laboratorio di Design - DEEPS Design atto a fornire spazi e strumenti per l’elaborazione, variazione e controllo di manufatti sperimentali e la possibilità di elaborare prototipi e componenti seriali e o strutturali inseribili nella realtà produttiva costruttiva.

I materiali come la carta, la ceramica, la plastica, il legno, offrono un ampio spettro di variazioni e possibilità di sperimentazione progettuale e di studio e, inoltre, quali fonti sostenibili di materia di recupero, possibilità di riutilizzo e riciclo.

mercoledì 31 ottobre 2012

un buon punto di partenza 3 - grazie a Caterina

Caterina ha giustamente replicato e anche Marco mi ha scritto al ritorno dall'ospedale:

Post my odalisca bracelet

Marco Barone 
30 ott (1 giorno fa)

me
Gent.ssima Prof.ssa Polidori,
non ho avuto modo di correggere il post  poiché sono stato ricoverato in ospedale per un'operazione chirurgica. Ritornerò a casa domani e penso che non oltre questo fine settimana riuscirò a rivedere il post.
Cordialmente,
Marco Barone

Inviato da iPhone

cecilia polidori deepsdesignbycp@gmail.com
30 ott (1 giorno fa)

Marco
Caro Marco,
no problem, e le auguro di rimettersi in forma prestissimo.
cp

MARTEDÌ 23 OTTOBRE 2012

un buon punto di partenza

LUNEDÌ 29 OTTOBRE 2012 

un buon punto di partenza 2 - ATTENZIONE

mi piace l'iter espresso.
ma non si parla né di design, né del corso. quindi qualcosa andrà aggiunto. Inoltre ci sono immagini e dimensioni non rispondenti alle normative del quadrato etc, che quindi vanno risolte.
e Caterina ha ragionissima riguardo all'immagine scelta, ma ho talmente scritto raccomandazioni su questo tema che lo lascio dire a lei:
"Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino"??????
What???
E' di Giusy Fazio... Attenti ragazzi!
cp

The Totem Bracelets & Odalisca

Totem Odalisca, Ettore Sottsass





Nel 1986 Sergio Cammilli, con l’obiettivo di introdurre l’arte nelle case conferendo loro verbo domestico, crea la collezione Mirabili Arte d’Abitare. Tra gli oggetti storici e simbolo della produzione i Totem in ceramica policroma e basamento in legno laminato prodotti da Ettore Sottsass, di cui il Totem Odalisca, diventa tema centrale del secondo bracciale di Ilaria Mannino.Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino"?????? 
What???
E' di Giusy Fazio... Attenti ragazzi!



Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino
Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino"??????
What???
E' di Giusy Fazio... Attenti ragazzi!


The Velvet Underground and Nico cover, Andy Warhol




My Odalisca Bracelet si fonde poi, nel post Totem Cover SIZE EL, con la copertina  del primo album dei The Velvet  Underground and Nico del 1967. Copertina raffigurante una banana disegnata daAndy Warhol che grazie al suo lavoro grafico la trasformava in  arte di consumo in quanto applicata ad un oggetto che avrebbe avuto una grandissima diffusione.  L’immagine di Ilaria Mannino ok, ‘provocatoria’ come quelle del grande esponente della Pop Art, diventa anch’essa arte da 'consumare' come un qualsiasi altro prodotto commerciale. 


The Totem Bracelets & Odalisca, Ilaria Mannino ok
andrebbe quindi aggiunto qualche link... ed era ciò che intendevo con:"ma non si parla né di design, né del corso" sperando che l'allievo capisse da solo... invece a distanza di una settimana niente, ancora.





Sulla prima copertina non compariva né il nome del gruppo né quello della casa discografica, ma solo la firma dell'artista. Le prime copie del disco invitavano chi la guardava a ‘sbucciare lentamente e vedere’ (‘peel slowly and see’), magari con il ‘My Odalisca Bracelet’ potremmo ‘wear slowly and see’
5 commenti:
  1. "Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino"??????
    What???
    E' di Giusy Fazio... Attenti ragazzi!
    RispondiElimina




    1. vedi: un buon punto di partenza 2 - ATTENZIONE -http://deepsdesign1.blogspot.it/2012/10/attenzione.html
      Elimina

  2. Di nulla... Ho letto con attenzione ogni post pubblicato dai nuovi allievi. Anch'io devo ringraziarla. Vedi: come non fare il peggior post - 
    http://deepsdesign1.blogspot.it/2012/10/come-non-fare-il-peggior-post.html

    Spero che i nuovi autori capiscano la fortuna che hanno nello scrivere sulla rete più estesa al mondo. Siamo sul web. Siamo visibili da tutto il mondo. Per questo trovo sia giusto far notare che non è corretto dar poca importanza alla citazione di persone e/o cose.

    Quindi: Attenti ragazzi!

insistere = post diabolico!

tralascio la richiesta base del quadrato, che ancora non vedo.
Turquoise Marilyn, 1964
parliamo dell'elencazione di tutti i bracelets e relativi link delle autrici. facciamo un conto: "Tra le diverse alternative di immagini indicate come tema del primo post "etc etc sono 8 righe inutili, è ripetere il titolo dell'esercitazione, come dire: Titolo, tema ed iniziare con "Il titolo del tema è bla bla".
poi 2 righe: Si tratta di un fotomontaggio del celebre film “Gli uomini preferiscono le bionde” del 1953, interpretato da Marilyn Monroe, e di alcuni “paper bracelets”, realizzati dagli studenti dell’anno accademico 2011/12:
poi 15 righe di elenco, già fornito nelle norme del post, cmq procediamo.
8+ 15 = 23 righe superflue 
e 2 righe valide.
Twenty Times, 1962
poi altre 2 righe valide: L’efficacia dell’immagine nel suo complesso deriva dal fatto che i prototipi, in maniera “provocatoria”, prendono il posto dei gioielli che Marilyn indossava nella locandina e promuoveva tramite la canzone "Diamonds Are a Girl's Best Friend"2+2=4
sarà finalmente venuto il momento di iniziare a parlare dei bracelets?
nisba
Marilyn, 1967
invece ricominciamo con la filippica sulla logica consumistica anni.. boh! 7 righe e non sappiamo nemmeno a che anni ci si riferisca: 50? anno citato nelle righe riferite al film? quelle delle citazioni di Andy Warhol? quella dei ritratti a Marilyn realizzati dal 1962, anno della morte dell'attrice? o dell'opera di A W che ininterrottamente sino all'anno della sua morte 1987 ha dominato e nutrito il panorama pop? CECILIA POLIDORI DESIGN Lezioni - 2010 2011
e dopo esserci addentrati nella tematica pop - e ci allontaniamo dall'immagine da studiare - ecco quelle che servirebbero, se si parlasse di Warhol, poi quand'è che parliamo del soggetto, ovvero di ciò che entusiasma Marilyn nell'immagine di partenza?
Marilyn Monroe's Lips, 1962
conto finale:
8+ 15 = 23 + 7 = 30 righe superflue o fuorvianti
2+2=4 valide.
pochino. 
cp

"BRACELETS ARE A GIRL'S BEST FRIEND"

Tra le diverse alternative di immagini indicate come tema del primo post (http://deeps-design.blogspot.it/p/il-corso-modalita-e-prerogative.html), quella che viene di seguito analizzata, dal titolo “Bracelets are a girl’s best friend”, è stata pubblicata da Maria Chiara Grasso (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 4 - http://ceciliapolidoritwicedesign4.blogspot.it/2012/06/bracelets-are-girls-best-friend-seconda.html) e successivamente rielaborata dalla prof.ssa Polidori (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 4http://ceciliapolidoritwicedesign4.blogspot.it/2012/06/ci-provo-anchio.html).
Si tratta di un fotomontaggio del celebre film “Gli uomini preferiscono le bionde” del 1953, interpretato da Marilyn Monroe, e di alcuni “paper bracelets”, realizzati dagli studenti dell’anno accademico 2011/12:
·    Bill Bracelet di Maria Chiara Grasso, scaturito dallo studio di una serigrafia di Max Bill del 1962, ovvero “Quadrato bianco completato da colori primari” (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/bill-bracelet-versione-in-legno.html);
·    Mondrian Bracelet di Giusy Fazio, che fa riferimento ai quadri “non rappresentativi” di Piet Mondrian (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/02/mondrian-bracelet.html);
·   My Bracelets Keith Haring di Immacolata Lacopo, derivante dalle opere di Keith Haring (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/03/my-bracelets-keith-haring.html);
·   My Meo Romeo Bracelet di Domy D’amico, ispirato al gatto Meo Romeo, progettato da Bruno Munari nel 1952 (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3  - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/my-meo-romeo-bracelet.html);
·   My Odalisca Bracelet di Giusy Fazio, che si rifà al Totem Odalisca prodotto da Ettore Sottsass  per la collezione Mirabili Arte d’Abitare (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/my-odalisca-bracelet.html);
·   My Totem Bracelet di Enza Lacopo, influenzato dal Totem Odalisca e da due Totem prodotti da Ettore Sottsass  nel 1964 per la collezione Flavia (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/my-totem-bracelet.html);
·  Skep Bracelet di Maria Lorenza Crupi, ispirato alla forma delle cellule delle spugne marine (CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 3 - http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/skep-bracelet.html).
L’efficacia dell’immagine nel suo complesso deriva dal fatto che i prototipi, in maniera “provocatoria”, prendono il posto dei gioielli che Marilyn indossava nella locandina e promuoveva tramite la canzone "Diamonds Are a Girl's Best Friend".
Nella logica della società dei consumi, la notorietà di Marilyn Monroe rende la sua immagine un potentissimo strumento di promozione, poiché, come sosteneva Andy Warhol, icona per eccellenza della cultura pop, “la gente comprende solo ciò che conosce”. Dunque se l’indimenticabile Marilyn rappresenta “un mito da consumare”, ecco che le sue affermazioni si trasformano in slogans e i bracciali che indossa diventano degli oggetti da desiderare e nei quali potersi riconoscere, “fatti per essere consumati”.
“Nulla serve a nulla, l’unica cosa che rimane da fare è consumare”.
(Andy Warhol)
Mariangela Blefari

martedì 30 ottobre 2012

post stories 2 - riflettere


Cara Gabriella,
qui uno stralcio di una sua E-mail e di una mia risposta 
daGabriella Luccisano   -   27 ottobre 2012 14:22
“…Colgo l'occasione di chiederle se è possibile inviarle via mail la mia interpretazione del post prima di pubblicarla."
da: cecilia polidori deepsdesignbycp@gmail.com  - 28 ottobre 2012 10:18
a: Gabriella Luccisano
spero si renda conto che i suoi colleghi, vedi elenco sul deeps 1 …e che siete più di cento, quindi evitiamo di rifare i lavori fatti.... per quanto riguarda "inviarle via mail la mia interpretazione del post prima di pubblicarla", ovviamente no, anche qui evitiamo di ridire e riscrivere il senso stesso dei siti web didattici…
quindi l’ora e più che spenderò per correggere ancora il suo post è valida per tutti e torno ad insistere, quindi, sul senso stesso di questa piattaforma sperimentale, dove, come si può vedere, resta inteso e ben in evidenza su DEEPS DESIGN by Cecilia Polidori: il corso: modalità e prerogative quanto
IL TEMPO sia UNA PREROGATIVA ED UNA RISORSA
quindi provo ancora a richiamare l’attenzione su passaggi, correzioni e successive ripubblicazioni che debbano necessariamente essere frutto di RIFLESSIONE e non appiattite da un pedissequo (inteso come piatto, banale, etc, vedi nel dizionario ALICE Parole | Sinonimi e contrari) e i contrari sono per l’appunto: singolare, creativo, personale, originale, geniale, etc etc.
Vorrei quindi sapere quanto e se ha riflettuto prima di ripubblicare.

Vorrei sapere perché in una parte che non ho toccato, ma semplicemente specificato quale peso potesse avere nel senso stesso del post, nel resoconto, esposizione, etc  del suo DEEPS DESIGN 1 by Cecilia Polidori: post stories (racconto, narrazione, descrizione, enunciazione, dimostrazione, relazione, rapporto, resoconto, spiegazione, illustrazione, interpretazione, etc. (DEEPS DESIGN 1 by Cecilia Polidori: non post (*) da: ALICE Parole | Sinonimi e contrari) chiedevo:
Ma chi ha mai detto o scritto che il sia della scena del film?
lei abbia annullato il senso del suo brano:
“Holly Golightly cammina all’alba per la Fifth Avenue in una New York deserta, con i grandi occhiali da sole scuri e fasciata in un little black dress di Givenchy destinato a diventare leggendario. Con una brioche in una mano e un bicchiere di caffè nell’altra si ferma ad ammirare con aria sognante le vetrine di Tiffany… (http://www.ilpost.it/2011/10/05/50-anni-colazione-tiffany-hepburn/)
…E’ l’indimenticabile sequenza con cui si apre Breakfast at Tiffany’s - Colazione da Tiffany, uno dei film che ha segnato la storia del cinema.”
Ignorando ciò che le ho scritto in merito a nel caso ci siano parole e o concetti riportati, questi vanno specificati da un "tratto da, etc." e messi in corsivo, etc etc.
(cosa che infatti ancora non ha svolto nemmeno in merito al link su Bruno Munari! quindi non solo non applica là dove è specificatamente indicato, ma nemmeno in generale)
cambia dicevo il senso della sua introduzione riferita ad una sequenza del film con:
Holly Golightly con una brioche in mano ammira con aria sognante le vetrine di Tiffany …
Si tratta dell’ immagine che racchiude in sé il cuore della trama del libro Breakfast at Tiffany’s - Colazione da Tiffany e dal quale, successivamente, verrà tratto l’omonimo film.
Che dire? Se di una persona in primo piano non si dice chi sia l’attrice. Parla del libro e non ne dice l’autore, né in che anni siamo, o del film, e nemmeno il regista, che senso ha?
Ammesso che sia TANTO utile e necessario inserire la foto originale, aspetto sul quale ho già scritto, almeno dosiamo i dati necessari alla teoria che si vuole affermare.
Non è evidente che utilizzare 17 righe per elencare i bracciali, contro meno di 10 righe di concetto e ancora 3 che non spiegano nulla sull’immagine originale-di base che si vuole pure aggiungere, non centra il problema?
Ho scritto nella correzione del suo precedente post DEEPS DESIGN 1 by Cecilia Polidori: post stories:
ricapitolando: i concetti individuati vanno riordinati ed elencati in sequenza, quindi evidenziato che 
…E’ l’indimenticabile sequenza con cui si apre Breakfast at Tiffany’s - Colazione da Tiffany, uno dei film che ha segnato la storia del cinema.
… La sequenza si ferma a quel “momento”… e la scena diventa ispirazione per un manifesto creato da Maria Chiara Grasso, allieva del corso di DESIGN condotto dalla Prof. Cecilia Polidori durante l’anno 2011/2012.
Sullo sfondo della stessa immagine ma specchiata, si evidenzia fin da subito, (*2:) il nuovo soggetto dell’immagine (*5: )e quindi l’obiettivo del messaggio(*1:)Pubblicizzare le creazioni dei paper BRACELETS”.
La vetrina della gioielleria “Tiffany” espone, come gioielli, questi bracciali, frutto di una sperimentazione pratica nel campo del Design da parte dagli allievi del corso.
Ma è solo conoscendo la personalità di Holly e l’importanza (*3:) che quel luogo rappresenta per lei, poiché unico posto in cui riesce  a sentirsi al sicuro, che (*4:) riusciamo a capire quanto importanti siano questi oggetti di design. Seguendo un percorso inverso a quello seguito dall’autrice, che per pubblicizzare la qualità del suo prodotto ha cercato un’immagine che potesse comunicare in maniera chiara e diretta tale qualità.
(*1):Pubblicizzare le creazioni dei paper bracialets”. BRACELETS
(*2): il nuovo soggetto dell’immagine
 (*3): (... che quel luogo rappresenta per lei, poiché unico posto in cui riesce  a sentirsi al sicuro) 
(*4): (... riusciamo a capire quanto importanti siano questi oggetti di design)  
che è (*5): quindi l’obiettivo del messaggio.
e concludere...  
che lei lo traduce:
La scena diventa ispirazione per un manifesto creato da Maria Chiara Grasso, allieva del corso di DESIGN condotto dalla Professoressa Cecilia Polidori durante l’anno 2011/2012 (http://www.ilpost.it/2011/10/05/50-anni-colazione-tiffany-hepburn/) e che pubblicizza le creazioni dei Paper Bracelets.
L’elaborazione dell’immagine originale, che risulta specchiata, sposta l’attenzione dalla protagonista Holly al nuovo soggetto “i gioielli”.
Ma la vetrina della gioielleria “Tiffany” espone dei “gioielli particolari”, i paper bracelets, frutto di una sperimentazione pratica nel campo del Design da parte degli allievi del corso.
Ed è solo conoscendo la personalità di Holly e l’importanza che quel luogo rappresenta per lei, poiché unico posto in cui riesce a sentirsi al sicuro, che riusciamo a capire quanto importanti siano questi oggetti di design.
Seguendo un percorso inverso a quello seguito dall’autrice, che “per pubblicizzare la qualità del suo prodotto ha cercato un’immagine che potesse comunicare in maniera chiara e diretta tale qualità” (http://php.unirsm.sm/mediateca/web/conferenze.php?id=11), potremmo pensare, che l’obiettivo del messaggio è quello di esprimere la “preziosità” dei paper bracelets e magari… “che indossarli faccia stare bene ogni donna proprio come i gioielli fanno stare bene Holly”.
Abbiamo perso frasi e concetti e soprattutto non si è ancora spiegato il senso si questi bralelets, che non chiedo a lei, a lei chiedo di non perdere ciò che di valido c’era già nel suo post. Se ora seleziono di nuovo le frasi del 1a e 2a versione, faccio io tutto il lavoro! Ma la invito a riflettere e a non togliere anche da questa 2° i concetti validi.
p.s. guardi che se continuo ad affiancare le immagini e ad invertirle un senso c'è.

Holly Golightly con una brioche in mano ammira con aria sognante le vetrine di Tiffany …

Si tratta dell’ immagine che racchiude in sé il cuore della trama del libro Breakfast at Tiffany’s - Colazione da Tiffany e dal quale, successivamente, verrà tratto l’omonimo film.

La scena diventa ispirazione per un manifesto creato da Maria Chiara Grasso, allieva del corso di DESIGN condotto dalla Professoressa Cecilia Polidori durante l’anno 2011/2012 (http://www.ilpost.it/2011/10/05/50-anni-colazione-tiffany-hepburn/) e che pubblicizza le creazioni deiPaper Bracelets.


L’elaborazione dell’immagine originale, che risulta specchiata, sposta l’attenzione dalla protagonista Holly al nuovo soggetto “i gioielli”.

Ma la vetrina della gioielleria “Tiffany” espone dei “gioielli particolari”, i paper bracelets, frutto di una  sperimentazione pratica nel campo del Design da parte degli allievi del corso.

Partendo dall’alto a sinistra si vedono esposti:

Zizi armband di Enza Lacopo, ispirato alla “scimmietta Zizì” di Bruno Munari


My Bracelets Keith Haring di Immacolata Lacopo, derivante dalle forme di Keith Haring


Skep Bracelet di Maria Lorenza Crupi, ispirato alle spugne marine

My Totem Bracelet di Enza Lacopo, influenzato dal Totem della collezione Flavia di Ettore Sottsass
My Odalisca Bracelet di Giusy Fazio, che si rifà al Totem Odalisca della collezione Mirabili Arte d’Abitare di Ettore Sottsass

Mondrian Bracelet di Giusy Fazio, ispirato alle forme e ai colori di  Piet Mondrian

(http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/02/mondrian-bracelet.html)

Bill Bracelets di Maria Chiara Grasso, derivante dallo studio delle serigrafie di Max Bill

(http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/bill-bracelets.html)

My Meo Romeo Bracelet di Domy D’amico, desunto dal gatto Meo Romeo di Bruno Munari 

Ed è solo conoscendo la personalità di Holly e l’importanza che quel luogo rappresenta per lei, poiché unico posto in cui riesce  a sentirsi al sicuro, che riusciamo a capire quanto importanti siano questi oggetti di design.
Seguendo un percorso inverso a quello seguito dall’autrice, che “per pubblicizzare la qualità del suo prodotto ha cercato un ’immagine che potesse comunicare in maniera chiara e diretta tale qualità” (http://php.unirsm.sm/mediateca/web/conferenze.php?id=11), potremmo pensare, che l’obiettivo del messaggio è quello di esprimere la “preziosità” dei paper bracelets e magari… “che indossarli faccia stare bene ogni donna proprio come i gioielli fanno stare bene Holly”.