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esiti

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da Google voce: Capogrossi design"

DEEPS Design - profondità progettuali.

Design and Evolution ofExperimentalPrototypesSuggested.

Experimental Experience and Evolution of Platforms Subjects -Project Prototypes/Serial Product & web-communication strategy - crowdsourcing Design.

Progetto sperimentale di interoperabilità di ricerca e didattica di Data-Design condotto attraverso innovativi scenari e forme di organizzazione dei processi di apprendimento interattivo e collettivo.
PROGETTI, SPERIMENTAZIONI E PROTOTIPI CON DIFFERENTI MATERIALI - Laboratorio Design, Progetti sperimentali, Prototipizzazione, Comunicazione - crowdsourcing design - modalità progettuali con utilizzo di piattaforme creative INTERACTIVE SYSTEM TO EVOLUTION OF CREATIVE PLATFORMS -

deepsdesignbycp@gmail.com

DEEPS DESIGN by Cecilia Polidori - http://deeps-design.blogspot.it

DEEPS DESIGN 1 by Cecilia Polidori - http://deepsdesign1.blogspot.it

DEEPS DESIGN 2 by CeciliaPolidori - http://deepsdesign2byceciliapolidori.blogspot.it
DEEPS DESIGN 3 by Cecilia Polidori - http://deepsdesign3byceciliapolidori.blogspot.it
DEEPS DESIGN 4 by CeciliaPolidori - http://deepsdesign4byceciliapolidori.blogspot.it
DEEPS DESIGN 5 by Cecilia Polidori -http://deepsdesign5byceciliapolidori.blogspot.it
DEEPS DESIGN 6 by Cecilia Polidori - http://deepsdesign6byceciliapolidori.blogspot.it

Laboratorio Design, Progetti sperimentali, Prototipizzazione, Comunicazione.

La realizzazione di un Laboratorio di Design - DEEPS Design atto a fornire spazi e strumenti per l’elaborazione, variazione e controllo di manufatti sperimentali e la possibilità di elaborare prototipi e componenti seriali e o strutturali inseribili nella realtà produttiva costruttiva.

I materiali come la carta, la ceramica, la plastica, il legno, offrono un ampio spettro di variazioni e possibilità di sperimentazione progettuale e di studio e, inoltre, quali fonti sostenibili di materia di recupero, possibilità di riutilizzo e riciclo.

lunedì 29 ottobre 2012

come non fare il peggior post 2 - il dopo è peggio del prima

da un titolo: "Secondo avvistamento sulla luna!!" adatto al soggetto, visto che si tratta di un fotomontaggio, e che, infatti, non avevo corretto, Elisabetta passa a: "Un design lunare!!" e mi domando cosa significhi. Vediamo se lo spiega.
Nel suo primo tentativo vedi: DEEPS DESIGN 1 by Cecilia Polidori: come non fare il peggior post almeno si parlava di " sbarco dell’uomo sulla Luna che ha appurato con sorpresa di aver ritrovato oggetti di design ormai introvabili sulla terra quali" etc etc.
e tralascio la scivolata fuori tema, che capita a tutti, sull'aggiungere un'improbabile seconda locandina, nemmeno in elenco, dal titolo "La ricerca continua!!! / Esplorando la nuova superficie scoperta si sono rinvenuti altri oggetti unici appartenenti al mondo del design che possiamo osservare in quest’altro documento fotografico!!" e che non avevo commentato, poiché c'era ben altro su cui iniziare.
Ora Eli che fa? al suo elenco aggiunge i nomi degli autori, già presenti nella DEEPS DESIGN 1 by Cecilia Polidori: normativa primo post quindi niente di che, e qualche link in fondo, tanto io ho detto e scritto che vanno inseriti nel testo, quindi vado ignorata.
e poi? poi niente, ah! sì alcuni dati sullo sbarco da cui la foto originale che, quindi, aggiunge onde, non si sa mai, evitare equivoci?
Il post è peggiorato quindi. il concetto di oggetti ritrovati sulla Luna è sparito e al suo posto ora abbiamo un design lunare con i punti di esclamazione !! quindi gli oggetti di design terrestre è decaduto a favore di cosa?
cp

Un design lunare!!

La missione Apollo 11 fu la prima a portare un essere umano sulla superficie della Luna, questa è una delle immagini che ha cambiato il mondo e che ha segnato un’epoca. La foto ritraeNeil Amstrong, uno dei tre astronauti statunitensi che a bordo dell’Apollo 11, il 20 luglio del 1969, conquistarono la superficie lunare. ( http://it.wikipedia.org/wiki/Apollo_11)
Tra le immagini  proposte come tema del primo post (http://deeps-design.blogspot.it/p/il-corso-modalita-e-prerogative.html ) ho scelto di analizzare quella dal titolo, ‘’Lo sbarco del design’’, realizzata da Giusy Fazio allieva dell’anno accademico 2011/2012(http://ceciliapolidoritwicedesign4.blogspot.it/2012/06/lo-sbarco-del-design.html). All’originaria immagine vengono inseriti oggetti appartenenti al mondo del design. Questi oggetti sono stati presentati agli studenti dello scorso anno nella quinta lezione (http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.it/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione.html ) e successivamente ,gli stessi studenti, li hanno studiati e rielaborati riproducendoli con modelli di altezza 40 cm (http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/p/2-esercitazione-esito-2a-parte-p1.html).

Tra questi ,presenti nell’immagine :
  1.  la sedia ‘’Red and Blue’’, simbolo del movimento De Stijl e realizzata da Rietveld,  nella versione del 1918-23, 1973,con una struttura in faggio tinto all'anilina ebano con schienale, seduta e terminali laccati in rosso vermiglione, blu oltremare e giallo cromo cm 60 x 84 x 86 nella versione definitiva; e in quella del 1917-18, che rappresenta la prima versione in legno di quercia, non dipinta. Quest’ultima versione è stata reinterpretata lo scorso anno dall’allievo Giancarlo Ferrante dell’a.a 2011/2012(http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.it/2012/01/realizzazione-di-una-red-and-blue-in.html) . Le dimensioni presentano la sezione del listello di cm 3,3 ed aveva ai lati, o fianchi, 2 assi e fu prodotta da Cassina di Meda 1971- 73 su licenza internazionale (http://ceciliapolidorideisgnlezioni2.blogspot.it/p/appunti-lezione-5-2-esercitazione.html)
  2. e la ‘Berlin Chair’’ del 1923 ,sempre di Rietveld, presente nelle due colorazioni in bianco,rielaborazione dello studente  Giuseppe Santoro(http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.it/2012/03/white-berlin-chair-la-berlin-chair.html),e nella versione originale in un blu notte quasi nero, grigio chiaro e bianco ghiaccio. Presenta uno schienale che prosegue oltre l'appoggio ed arriva fino a terra andando ad anticipare i moderni scrittoi, con un bracciolo molto largo per poter scrivere. La sedia era stata creata per una sala espositiva presso la “Berlin Art Exhibition”, tenutasi a Berlino, su richiesta dell’ artista Vilmos Huszar; da qui l’origine del suo nome. Con la sua realizzazione Rietveld introduce due nuovi elementi formali nei suoi progetti di mobili, ovvero l’asimmetria e la costruzione con pannelli piani. I suoi elementi, il grande pannello nero, che serve sia come schienale sia come “gamba” posteriore, l’ampio bracciolo orizzontale nero, supportato da un pannello leggermente più stretto da sostegno bianco, e l’altro pannello grigio, laterale verticale, anticipano le forme di casa Schroder a Utrecht completata nell’anno successivo. 
                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                        Elisabetta Arena
Fonti:

un buon punto di partenza 2 - ATTENZIONE


un buon punto di partenza

mi piace l'iter espresso.
ma non si parla né di design, né del corso. quindi qualcosa andrà aggiunto. Inoltre ci sono immagini e dimensioni non rispondenti alle normative del quadrato etc, che quindi vanno risolte.
e Caterina ha ragionissima riguardo all'immagine scelta, ma ho talmente scritto raccomandazioni su questo tema che lo lascio dire a lei:
"Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino"??????
What???
E' di Giusy Fazio... Attenti ragazzi!
cp

The Totem Bracelets & Odalisca

Totem Odalisca, Ettore Sottsass





Nel 1986 Sergio Cammilli, con l’obiettivo di introdurre l’arte nelle case conferendo loro verbo domestico, crea la collezione Mirabili Arte d’Abitare. Tra gli oggetti storici e simbolo della produzione i Totem in ceramica policroma e basamento in legno laminato prodotti da Ettore Sottsass, di cui il Totem Odalisca, diventa tema centrale del secondo bracciale di Ilaria Mannino.Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino"?????? 
What???
E' di Giusy Fazio... Attenti ragazzi!



Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino
Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino"??????
What???
E' di Giusy Fazio... Attenti ragazzi!


The Velvet Underground and Nico cover, Andy Warhol




My Odalisca Bracelet si fonde poi, nel post Totem Cover SIZE EL, con la copertina  del primo album dei The Velvet  Underground and Nico del 1967. Copertina raffigurante una banana disegnata daAndy Warhol che grazie al suo lavoro grafico la trasformava in  arte di consumo in quanto applicata ad un oggetto che avrebbe avuto una grandissima diffusione.  L’immagine di Ilaria Mannino  ok, ‘provocatoria’ come quelle del grande esponente della Pop Art, diventa anch’essa arte da 'consumare' come un qualsiasi altro prodotto commerciale. 


The Totem Bracelets & Odalisca, Ilaria Mannino ok
andrebbe quindi aggiunto qualche link... ed era ciò che intendevo con:"ma non si parla né di design, né del corso" sperando che l'allievo capisse da solo... invece a distanza di una settimana niente, ancora.





Sulla prima copertina non compariva né il nome del gruppo né quello della casa discografica, ma solo la firma dell'artista. Le prime copie del disco invitavano chi la guardava a ‘sbucciare lentamente e vedere’ (‘peel slowly and see’), magari con il ‘My Odalisca Bracelet’ potremmo ‘wear slowly and see’

1 commento:

  1. "Modello digitale del My Odelisca Bracelet di Ilaria Mannino"??????
    What???
    E' di Giusy Fazio... Attenti ragazzi!

post stories

Design for breakfast
Holly Golightly cammina all’alba per la Fifth Avenue in una New York deserta, con i grandi occhiali da sole scuri e fasciata in un little black dress di Givenchy destinato a diventare leggendario. Con una brioche in una mano e un bicchiere di caffè nell’altra si ferma ad ammirare con aria sognante le vetrine di Tiffany…

…E’ l’indimenticabile sequenza con cui si apre Breakfast at Tiffany’s - Colazione da Tiffany, uno dei film che ha segnato la storia del cinema.

   

… La sequenza si ferma a quel “momento”… e la scena diventa ispirazione per un manifesto creato da Maria Chiara Grasso, allieva del corso di DESIGN condotto dalla Prof.ssa ?? Cecilia Polidori durante l’anno 2011/2012.

Sullo sfondo della stessa immagine ma specchiata, si evidenzia fin da subito, (*2:) il nuovo soggetto dell’immagine (*5: )quindi l’obiettivo del messaggio(*1:)Pubblicizzare le creazioni dei paper bracialets”. BRACELETS


La vetrina della gioielleria “Tiffany” espone, come gioielli, questi bracciali, frutto di una sperimentazione pratica nel campo del Design da parte dagli allievi del corso.
Partendo dall’alto a sinistra si vedono esposti:
Zizi armband di Enza Lacopo, ispirato alla “scimmietta Zizì” di Bruno Munari
My Bracelets Keith Haring di Immacolata Lacopo, derivante dalle forme di Keith Haring
Skep Bracelet di Maria Lorenza Crupi, ispirato alle spugne marine
My Totem Bracelet di Enza Lacopo, influenzato dal Totem della collezione Flavia di Ettore Sottsass
My Odalisca Bracelet di Giusy Fazio, che si rifà al Totem Odalisca della collezione Mirabili Arte d’Abitare di Ettore Sottsass

Mondrian Bracelet di Giusy Fazio, ispirato alle forme e ai colori di  Piet Mondrian

(http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/02/mondrian-bracelet.html)

Bill Bracelets di Maria Chiara Grasso, derivante dallo studio delle serigrafie di Max Bill

(http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/bill-bracelets.html)

My Meo Romeo Bracelet di Domy D’amico, desunto dal gatto Meo Romeo di Bruno Munari 

Ma è solo conoscendo la personalità di Holly e l’importanza (*3:) che quel luogo rappresenta per lei, poiché unico posto in cui riesce  a sentirsi al sicuro, che (*4:) riusciamo a capire quanto importanti siano questi oggetti di designSeguendo un percorso inverso a quello seguito dall’autrice, che per pubblicizzare la qualità del suo prodotto ha cercato un’immagine che potesse comunicare in maniera chiara e diretta tale qualità.
(http://php.unirsm.sm/mediateca/web/conferenze.php?id=11)cosa c'entra questo link? che è un video di una Lezione di Bruno Munari? nel caso ci siano parole e o concetti riportati, questi vanno specificati da un "tratto da, etc." e messi in corsivo, etc etc.

non post

non è tra le immagini assegnate e per le quali è richiesta un'esposizione (*)

ALICE NEL PAESE....DEL DESIGN

Anche Alice, il Bianconiglio e gli altri protagonisti di "Alice in Wonderland" (http://it.wikipedia.org/wiki/Le_avventure_di_Alice_nel_Paese_delle_Meraviglie) incontrano il design grazie alla studentessa Chiara Fugazzotto, autrice di questa immagine.Ecco come un classico Disney può coesistere con LO STILE (De Stijl) di Rietveld e la sua "Rood-Blauwe" (http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.it/2012/01/esercitazione-n-2.html), la sedia simbolo del De Stijl che il teorico di architettura Theo Van Doesburg ha descritto come -scultura astratta-realistica per gli interni delle nostre case future- e con la “Tulip Chair”, ideata da EEro Saarinen, è una sedia girevole con struttura bianca o nera e cuscino imbottito (http://ceciliapolidoritwicedesign.blogspot.it/2012/03/my-tulip-chair.html)

.Nell’ immagine  troviamo diversi bracciali realizzati dagli studenti della professoressa Polidori negli anni passati: il “My Odalisca bracelet”, che riprende le forme e le diverse fantasie che compongono il Totem Odalisca di Ettore Sottssas (http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/my-odalisca-bracelet.html);

il “Bracciale Zizi Armaband” , il quale ha la forma della famosa “scimmietta Zizi”, giocattolo in gommapiuma creato da Bruno Munari (http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/bracelet-zizi-sto-provando.html);dall’astrattismo concreto di Max Bill, che contrappone colori primari su superfici geometriche semplici, nasce il “Bill Bracelet” (http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/bill-bracelet-versione-in-legno.html);

 il “My Laminate bracelet” ispirato da lavori e manufatti di Sottsass e Laminati  che hanno dato origine ad un nuovo modo di concepire il laminato (http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/my-laminate-bracelet.html);I geroglifici, i collages testuali, le linee geometriche e le fotocopie delle opere di Keith Haring hanno dato vita al “My bracelets Keith Haring” (http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/03/my-bracelets-keith-haring.html);lo “Skeep bracelet” che è stato realizzato prendendo  ad esempio cellule di una spugna marina, alveoli di un’arnia o dagli occhi (http://ceciliapolidoritwicedesign3.blogspot.it/2012/04/skep-bracelet.html). Alice non si troverà più nel paese delle Meraviglie bensì in quello del Design!

Marika Fiumara